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Mai bevuto uno snakebite? La ricetta della bevanda “letale”

Mai bevuto uno snakebite? La ricetta della bevanda “letale”

Snakebite in inglese vuol dire morso di serpente. Lo snakebite in questo caso, però, è un cocktail che, narra la leggenda, se bevuto in quantità eccessiva potrebbe ridurti proprio come se un serpente velenoso ti avesse morso. In realtà si tratta di una una pinta riempita per metà di sidro e per metà di birra (una lager per essere precisi). C’è anche una variante che prende il nome di snakebite and black, in questo caso viene aggiunta della granatina al ribes in grado di dare alla bevanda un suggestivo color rosa.

È una bevanda leggendaria, nata in Gran Bretagna, che vede il suo debutto a cavallo degli anni ’70 e ’80 quando a Le Phonographique, storica discoteca gotica di Leeds, gli avventori iniziarono a chiederlo al bancone. Questo suo legame con le sottoculture giovanili è stato sempre un aspetto importante dello snakebite, in pieni anni ’80 divenne molto popolare  tra gli skinhead e, probabilmente, questo lo rese come un drink negativo agli occhi di molte persone. Ancora oggi, infatti, nei pub inglesi può capitare di far sorridere il barista qualora si provasse a chiederne uno. Lo snakebite ha, infatti, ancora quell’aura di bevuta ribelle.

Una storia molto interessante vede protagonista addirittura l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton. Negli USA, tra l’altro, lo snakebite si fa anche usando una stout al posto della lager. Tornando all’allora presidente americano, era il 2001 e Clinton si trovava in Gran Bretagna per una visita diplomatica quando entrò nel pub Old Bell Tavern di Harrogate, nello Yorkshire del nord. Oltre al posto, come drink, andò a ordinare proprio uno snakebite facendo scaturire una reazione piuttosto particolare del gestore del pub. Jamie Allen, questo il nome di colui che si trovava al bancone, si rifiutò di servigli quella bevanda da lui stesso definita “intruglio”. Clinton scoppiò a ridere davanti a quel rifiuto. “È un peccato – dichiarò Clinton all’epoca – avrebbe messo in evidenza la mia vera personalità”.

Lo snakebite in Italia è quasi una rarità. Se passate dalle parti del Nag’s Head vi giuriamo che se ce lo chiedete non ci rifiuteremo di farlo. Cheers!